Uno studio sottoscritto da 132 nazioni e uscito il 6 febbraio denuncia che il settore ittico dei paesi africani sarà il più colpito dall'impatto dei cambiamenti climatici.

Lo studio realizzato dagli scienziati di WorldFish Center, the University of East Anglia, Britain's Center for Environment, Canada's Simon Fraser University, the University of Bremen and the Mekong River Commission rivela che 2/3 dei 33 paesi considerati più vulnerabili si trovano in Africa a seguire l'Asia e l'America latina.

Sebbene il riscaldamento globale sia più sentito nell'emisfero nord, i suoi effetti sul clima sono più diffusi nei paesi che si trovano ai tropici che hanno economie più vulnerabili.

Inoltre le conseguenze non riguardano soltanto le nazioni che si affacciano sulla costa ma anche quelle dell'interno: i cambiamenti climatici produrranno tanto alluvioni quanto siccità che porteranno alla riduzione delle riserve ittiche di laghi e fiumi.

Come proteggere questi paesi dalla crisi alimentare che li attraverserà? Una soluzione sarebbe quella di aiutarli a gestire meglio le risorse che posseggono per proteggerle il più possibile dalle minacce del clima e di trovare lì dove possibile nuove economie alternative alla pesca.

La notizia la trovate su Planetark e sul Reuters