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Piano casa. Povera Patria PDF Stampa E-mail
Scritto da Ilaria D'Aprile   

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Analizziamo cosa si nasconde dietro il prossimo attentato all'Italia da parte del Governo Berlusconi: il Piano casa.

Per prima cosa va sottolineato che fa parte del decreto Legge "Milleproroghe" e che quindi anch'esso supererà i compiti del Parlamento e verrà approvato, in emergenza, direttamente dal Governo senza un libero e democratico dibattito perchè in definitiva "è solo una perdita di tempo".

Quale emergenza abbiamo in Italia rispetto all'ampliamento delle case del 20% che diventa 30% nel caso di abbattimento di stabile e 35% se oltre all'abbattimento si utilizzano criteri di bioedilizia?

Cerchiamo di capire. Il mercato delle case in Italia si sta pian piano sgonfiando: costano troppo e ci sono pochi acquirenti. In questo periodo poi, i mutui sono ancora più difficili da ottenere e il decreto aiuterebbe solo chi ha già una casa a aumentarne il prezzo di una eventuale vendita.

Sono previsti diversi milioni per la costruzione di nuovi alloggi da dare in fitto a giovani coppie, poveri e anziani ma non si tratta di edilizia popolare nè di una vera e propria casa ma di una stanza per nucleo familiare.

Chi garantisce che effettivamente ci sia un'ampliamento eseguito secondo la percentuale stabilita dalla legge? Un'autocertificazione nel caso la Legge Regionale lo preveda attaverso la DIA -Denunzia di Inizio Attività- , vale a dire che ciascuno potrà fare ciò che vuole basta che dichiara il giusto. E nelle Regioni che non prevedono la DIA? Ancora meglio, basta la parola del progettista, che paghi tu e quindi tutela i tuoi interessi.

E se ho effettuato già un'ampliamento abusivo nella mia casa? Me lo si condona e ho comunque diritto all'aumento del 20% -udite udite!- sulla superficie totale, ovvero compresa l'area condonata?

Quindi chi ha rubato in metratura, meglio! Vince un pezzo di casa in più, che può rivendere ad un prezzo più elevato e così chi non poteva comprare una casa prima, non potrà a maggior ragione comprarla dopo e chi la casa ce l'aveva, se ne troverà una più grande e pregiata?

Ancora. Questo decreto mette l'acquolina in bocca a tutti quelli che hanno una casa. Tutti stiamo già pensando a chiudere una veranda, fare un piano in più a discapito della sicurezza degli edifici, vecchi, instabili. Saranno rispettate le norme di sicurezza e rispettati i carichi massimi?

E ancora. L'italia è un paese lungo e stretto. Immaginiamo di mangiare il 20% in più del territorio. Cosa ne sarà dell'impatto di questo nuovo cemento sull'ambiente?

Rete fognaria, risorse idriche, traffico, servizi,  qualcuno ha pensato al carico che avranno le nuove utenze sulle città?

Cosa stiamo facendo del nostro Paese? Dove è andato a finire l'amore per il proprio territorio? Io vengo dalla terra dell'Onorevole Fitto promotore del decreto. Provo vergogna per lui, per non saper amare la sua Puglia e volere tanto male tanto alla terra quanto ai suoi figli, privati presto della sua magica bellezza.

Approfondimenti su Repubblica.it

 
Ultimo aggiornamento ( domenica 29 marzo 2009 )
 
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