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Sogin: bando per collocare scorie nucleari a Sessa Aurenca (CE) PDF Stampa E-mail
Scritto da Ilaria D'Aprile   

A Sessa Aurenca, un paese nel casertano che già sconta la pena di avere vicino la centrale nucleare di Garigliano, la Sogin ha emanato un bando per la collocazione delle scorie nucleari, senza consultare il parere della popolazione locale.

A quanto pare, non sarebbero immuni neppure altri paesi: Bosco Marengo (Al), Trino (Vc), Caorso (Pc), Roma, Latina, Rotondella (Mt), Ispra (Va) e Saluggia (Vc).

Dal bando: "Breve descrizione dell'appalto :lavori per la realizzazione di un deposito temporaneo di stoccaggio di rifiuti radiattivi (D1) presso la centrale di Garigliano, incluse demolizione edifici e strutture esistenti" 

La centrale di Garigliano fu costruita tra il 1960 ed il 1963 dalla General Electric su commissione della Società Elettro Nucleare Nazionale del gruppo Iri-Finelettrica.

Si annoverano 18 incidenti di rilievo, tra cui quello del 1980, ricordato come la “Chernobyl di casa nostra”, il quale provocò la fuoriuscita di grandi quantità di materiale radioattivo, soprattutto Cesio-137 e Cobalto-60, registrabile ancora oggi nell’area incriminata.

Allora  morirono tutte le bufale della zona e i pesci lungo il tratto di mare alla foce dell'omonimo fiume - Garigliano- e malformazioni congenite nei vitelli allevati nella zona contigua con uno spaventoso aumento della mortalità per tumore e leucemia negli esseri umani.

Nel 1981 l’Enel, subentrata alla Senn nel 1965, decise di non riavviare più l’impianto. E’ stato calcolato che presso la centrale ci sono ancora circa 2.500 metri cubi di scorie radioattive stoccate.

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Ultimo aggiornamento ( lunedì 06 aprile 2009 )
 
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