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| E' partita il 15 giugno scorso la Jan Mayen, l'imbarcazione norvegese che per due settimane navigherà nell'Artico alla ricerca di campioni di ghiaccio significativi per comprendere i cambiamenti climatici repentini. La campagna scientifica internazionale del programma europeo, infatti, è salpata dal porto di Tromso in Norvegia e arriverà. A bordo 24 scienziati di 11 paesi diversi si confronteranno per analizzare le risposte degli ecosistemi alle alterazioni subite a causa del riscaldamento globale. Una curiosità: prima di diventare un'efficiente stazione scientifica il Jan Mayen era un peschereccio dedicato alla pesca dei gamberi. Maggiori informazioni su elpais. In questa rubrica potrete essere aggiornati su ciò che accade durante spedizione. | |
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| Le organizzazioni ambientaliste di tutto il mondo hanno redatto lo strumento che porteranno a Copenaghen durante la conferenza mondiale sul clima di dicembre 2009. Si parte da tre punti comuni:f 1 MANTENERE l'aumento di temperatura sotto i 2 gradi; 2 Tagliare le emissioni serra dell'80 per cento entro il 2050. 3 Investire 115 miliardi di euro l'anno per difenderci dal caos climatico. Sono i tre paletti contenuti nella bozza del Trattato di Copenaghen che le associazioni ambientaliste di tutto il mondo hanno preparato come contributo alla conferenza mondiale sul clima che si terrà a dicembre a Copenaghen. Maggiori informazioni su Repubblica.it | |
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| Isole di Carteret in Papua Nuova Guinea. 2600 persone hanno evacuato gli atolli perchè i cambiamenti climatici hanno reso impossibile la vita sulle isole. Il punto più alto raggiunge 1.70 m e l'innalzamento del livello del mare ha distrutto le colture locali, orti e campi. Pertanto gli abitanti si sono trasferiti nell'isola di Bouganville in attesa del traferimento in Papua Nuova Guinea. La notizia sul Guardian che lamenta la mancanza dei giornalisti che diano la notizia. | |
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| Il cambiamento climatico sarebbe responsabile del prosciugamento dei più grandi fiumi del pianeta: Niger, Gange e fiume Giallo in Cina e il Colorado, con gravi conseguenze sulle popolazioni limitrofe. Lo rivela uno studio del National Center for Atmospheric Research in Colorado secondo il quale i fiumi delle aree sovrappopolate sarebbero proprio quelli più sensibili alle conseguenze del cambiamento climatico. Maggiori informazioni sul Guardian e Planet Ark | |
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| Ieri ha avuto inizio in Alaska il primo Indigenous Peoples'Global Summit, incontro delle popolazioni indigene provenienti da tutto il mondo. La sede del summit è a circa 800 km di distanza dal primo paese, Newtok, vittima dei cambiamenti climatici, scomparso per assottigliamento del permaflost che ha costretto i suoi 300 abitanti a spostarsi. Durante il summit si produrrà una dichiarazione da conferire ai governi per consentire alle popolazioni indigene che costituiscono il 6% circa della popolazione mondiale, possano partecipare alle decisioni politiche. Informazioni e report. Intanto il governo delle Maldive sta cercando nuova terra per trasferire i suoi abitanti, i quali, in caso di inondazione, dovrebbero come unica via di scampo, arrampicarsi sulle palme da cocco -le isole depresse verso l'interno di circa un metro sotto il livello del mare-. L'articolo su le Monde | |
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