La vita contadina del passato rimanda inevitabilmente ad una esistenza di stenti e sacrifici, ma come si presenta oggi la vita del contadino moderno?

Un articolo del Japan for Sustainability mi ha incuriosito e provo a tracciare per grandi linee il pensiero del giornalista.

In Giappone la gran parte dei contadini ha un'età superiore ai 65 anni e molti sono i giovani che in seguito alla perdita del lavoro, si muovono dalle città nei campi per sopravvivere e lasciarsi alle spalle lo stile di vita frenetico, che solo in Giappone provoca 30.000 suicidi l'anno. Questi giovani diventano contadini soltanto a metà perchè il lavoro dei campi impegna solo una parte del loro tempo.

Il resto del tempo viene utilizzato per coltivare le propie passioni...

I magri sono più rispettosi dell'ambiente. Questo quanto studiato dagli scienziati della London School of Hygiene & Tropical Medicine.

Chi è in sovrappeso infatti, oltre nutrirsi più del dovuto, produce più rifiuti, utilizza più l'automobile e in generale aumenta le emissioni di CO2 di una tonnellata in più rispetto una persona snella.

L'UE stima che siano 11 le tonnellate di CO2 prodotte in media da ciascun europeo.  

La notizia su Planet Ark

Qualora vi capitasse di passeggiare per i giardini di Todmorden un paesino dello Yorkshire, non sarebbe difficile scoprire che ai giardini ornamentali gli abitanti hanno preferito gli orti urbani e alberi da frutta lungo i viali alberati. Il motivo? Trasformare Todmorden entro il 2018, nel primo paese autosufficiente dal punto di vista alimentare con il progetto "Incredible Edible Todmorden".

L'idea è venuta alla Signora Clear, proprietaria di un bar locale, che commenta così "Perchè comprare frutta e verdura al supermercato, quando è possibile averla fresca gratutitamente?"

Così un anno fa gli abitanti di Todmorden hanno cominciato a piantare frutta e verdura scoprendo le varietà locali e coinvolgendo gli 800 studenti della scuola.

Perfino gli atti vandalici sono diminuiti proprio grazie al coinvolgimento pieno di tutti i giovani.

Approfondimenti sul Telegraph.co.ik

In ecologia la resilienza è la capacità dell'ecosistema o di un suo componente di resistere ad uno shock proveniente dall'esterno. Così se in un bosco avviene un incendio questo è poi capace di adattarsi alla nuova situazione e ritrovare l'equilibrio nel tempo.

Cosa accadrebbe se una città fosse bloccata dalla mancanza di petrolio? Come arriverebbero le merci per sfamare la popolazione? Basterebbero i campi vicini a soddisfare il fabbisogno di una città? Un tempo le merci non viaggiavano troppo lontano e le comunità erano autosufficienti perchè esistevano persone capaci di provvedere alle diverse esigenze. Saremmo ora in grado di contare su noi stessi in caso di crisi?  

Questi sono gli interrogativi posti da Rob Hopkins nel libro "The Transition handbook" che stanno portando centinaia di persone a reimparare a fare le cose più semplici di cui potrebbe esserci estremo bisogno negli anni della crisi del petrolio come coltivare la terra.