Fortuna che esistono delle persone che a dispetto di questo sistema di consumi, parlano, si confrontano ma soprattutto agiscono per promuovere stili di vita che siano alternativi, semplici e più rispettosi delle persone e dell'ambiente. Sento spesso dire, in questi giorni dell'inizio della crisi economica, che la globalizzazione è come una piena dalla quale non c'è via di scampo. Ma se questa piena, creata per mano dell'uomo, avviene a discapito del Pianeta stesso, delle sue risorse, allora dovremmo tutti rassegnarci all'idea di autodistruggerci? Fortuna che esiste un'umanità che si sta diffondendo a macchia di leopardo, silenziosa ma con una grande volontà di opporre resistenza allo stato delle cose. Perchè per queste persone, non esiste che una maniera di essere umani e per questo è bene lottare anche le battaglie più difficili da sostenere. Trovate qui alcuni link che vi consiglio di consultare affinché grazie a questi uomini e donne, sia possibile trovare una via d'uscita, scampare alla catastrofe, rallentare la corsa verso il precipizio. Civiltà contadina portale italiano sulla salvaguardia della biodiversità rurale. People and Planet un portale inglese dedicato ai temi della salute degli uomini e del pianeta. Center for Ecoliteracy un portale americano dedicato all'educazione per un vivere sostenibile. Envirolink un portale di portali di tutto il mondo che trattano le questioni ambientali. Bioneers un portale americano per trovare soluzioni innovative ai problemi ambientali. Friends of the Earth portale inglese per migliorare la vita delle persone a partire dalla salvaguardia ambientale. |
|
| Si apprende la notizia da terranauta che il prossimo Oktoberfest sarà all'insegna della sostenibilità: cibi bio, energia rinnovabile eraccolta differenziata saranno le caratteristiche della festa. Una bella idea se si pensa alla quantità di rifiuti e agli sprechi di una manifestazione di quella portata. Che la crisi abbia avvicinato un poco di più ai temi della sostenibilità? Ci crederò quando non vedremo più bottiglie di birra galleggiare nel mare di Bari la festa di San Nicola -a maggio-. | |
|
| Giornata di proteste oggi per Coldiretti e migliaia di coltivatori e produttori provenienti da tutta Italia e datisi appuntamento al valico del Brennero. Tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro sono stranieri e i consumatori non lo sanno. Pertanto Coldiretti chiede... | |
Leggi tutto...
|
|
| Qualche tempo fa abbiamo denunciato nell'articolo"Amazzonia che macello!" la battaglia lanciata da Greenpeace contro la deforestazione dell'Amazzonia da parte di Geox e Nike. Ebbene due mesi dopo Greenpeace festeggia una doppia vittoria della campagna “Deforestazione Zero”. Nike, infatti, annuncia le nuove linee guida per una politica di acquisti della pelle che non faccia male al clima e all’Amazzonia. Allo stesso tempo, in una lettera inviata oggi a Greenpeace, Geox si impegna a “garantire che il pellame acquistato per le proprie calzature non provenga dalla distruzione del bioma amazzonico”. | |
|
| Prima si costruisce la strada, successivamente il macello e quindi lo stabilimento di stoccaggio. Così è che la foresta Amazzonica in 10 anni ha subito una riduzione pari alla superficie della Grecia. Questo è quanto emerge dal report "Amazzonia Arrosto" di Greenpeace sull'impronta ecologica dell'allevamento dei bovini nella regione del Mato Grosso. Come si misura la deforestazione in Amazzonia? L'INPE -Istituto Brasiliano per la ricerca Spaziale- dal 2002 ha elaborato le immagini satellitari digitali che seguono il Programma per la Stima della Deforestazione in Amazzonia generate dai satelliti Landsat. Dalle stime effettuate emerge che la deforestazione annuale dell'Amazzonia segue le fluttuazioni dei prezzi delle merci dei mercati internazionali e in particolare quelli di carne e soia. Non solo. Anche le monocolture di soia provvedono alla riduzione della foresta e all'impoverimento del Mato Grosso. Va ricordato che la foresta Amazzonica non solo regolamenta l'afflusso di pioggie del Brasile ma ha un ruolo cruciale nel mantenimento del bilancio climatico a livello globale. Un videoblog di greenpeace per approfondire. | |
|
| C'è un numero crescente di consumatori su scala mondiale che vuole acquistare prodotti freschi, naturali, del territorio e che non devono percorrere grandi distanze con mezzi inquinanti (come le banane dell'Ecuador) e subire i lunghi tempi di trasporto prima di giungere sulle tavole. Come quelli che provengono dalle aziende aderenti a "Campagna amica" di Coldiretti: iniziativa che promuove la filiera corta e la vendita diretta dei prodotti. | |
Leggi tutto...
|
|
|
|
<< Inizio < Prec. 1 2 3 4 5 Pross. > Fine >>
|