Fortuna che esistono delle persone che a dispetto di questo sistema di consumi, parlano, si confrontano ma soprattutto agiscono per promuovere stili di vita che siano alternativi, semplici e più rispettosi delle persone e dell'ambiente. Sento spesso dire, in questi giorni dell'inizio della crisi economica, che la globalizzazione è come una piena dalla quale non c'è via di scampo. Ma se questa piena, creata per mano dell'uomo, avviene a discapito del Pianeta stesso, delle sue risorse, allora dovremmo tutti rassegnarci all'idea di autodistruggerci? Fortuna che esiste un'umanità che si sta diffondendo a macchia di leopardo, silenziosa ma con una grande volontà di opporre resistenza allo stato delle cose. Perchè per queste persone, non esiste che una maniera di essere umani e per questo è bene lottare anche le battaglie più difficili da sostenere. Trovate qui alcuni link che vi consiglio di consultare affinché grazie a questi uomini e donne, sia possibile trovare una via d'uscita, scampare alla catastrofe, rallentare la corsa verso il precipizio. Civiltà contadina portale italiano sulla salvaguardia della biodiversità rurale. People and Planet un portale inglese dedicato ai temi della salute degli uomini e del pianeta. Center for Ecoliteracy un portale americano dedicato all'educazione per un vivere sostenibile. Envirolink un portale di portali di tutto il mondo che trattano le questioni ambientali. Bioneers un portale americano per trovare soluzioni innovative ai problemi ambientali. Friends of the Earth portale inglese per migliorare la vita delle persone a partire dalla salvaguardia ambientale. |
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| Per quanti volessero approfondire il tema, ecco l'articolo della brava Maria Pagnini uscito su AAM Terra Nuova . ...ogni pianta ha il suo pidocchio (afide ndr): c’è quello del cavolo, delle carote, delle orchidee (anche i nobili hanno i pidocchi!), delle rose, del pesco, del susino, del melo, del pioppo. A seconda della pianta, sono dei seguenti colori: bianco, bianco farinoso, bianco lattiginoso, bianco lanoso, verde e nero. Ma non verde pisello oppure verde baccello, perché questi ultimi due i pidocchi ce li hanno neri. Hanno grandi bocche con le quali succhiano la linfa che è concentrata sui germogli della crescita e quindi le piante deperiscono. Ecco da cosa ce ne accorgiamo, dal fatto che non crescono ed appaiono stente, allora ci si avvicina e si scoprono colonie di migliaia e migliaia di esserini appiccicati gli uni agli altri, tutti attaccati ad un miserissimo gambo. Cosa fare: per prima cosa... | |
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| Da qualche mese, presso l'Istituto Gino Messeni Localzo di Rutigliano, seguo un gruppo di ragazzi videolesi nell'apprendimento dell'orticoltura con il metodo delle consociazioni. Per ora abbiamo trapiantato e seminato l'orto estivo e i risultati stanno per farsi vedere. Il corso fa parte di un progetto per la collocazione di soggetti videolesi disoccupati. | |
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