Al bando le «merendine», dunque per combattere obesità e sovrappeso. Da un'indagine realizzata da «Centrale-Osservatorio agroambientale», azienda impegnata da 40 anni nella ricerca e nell'innovazione dell'ambiente, del territorio e della salute, si evince che nonostamnte l'Italia sia il primo produttore europeo di ortofrutta, il consumo di frutta e ortaggi è in diminuzione, particolarmente tra i più giovani. I bambini italiani, in particolare, sono i piu' «bersagliati» d'Europa da spot televisivi di merendine e snack. Nella fascia protetta dalle 16 alle 19, rileva la ricerca, viene trasmesso uno spot ogni 5 minuti per un totale di 33mila l'anno «giocando, in questo modo - spiega il relatore Romeo Lombardi - con il condizionamento psicologico». La cosa più discutibile di questa iniziativa è che i prodotti distribuiti sono standard per ogni Regione coinvolta. Questo significa che la frutta deve vaiggiare molto per arrivare al distributore e quindi il trasporto su gomma aumenta le emissioni di CO2. Una riflessione va fatta anche sui contenitori di plastica e gli imballaggi utilizzati per confezionare i prodotti: altri rifiuti da dover smaltire. Se da un lato questa iniziativa educa i ragazzi ad una sana alimentazione dall'altra si dimenticano i problemi ambientali ad essa connessi. | |
Ultimo aggiornamento ( lunedì 14 aprile 2008 )
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