E' una bella giornata d'autunno e ho deciso di portare il piccolo Tommaso di 6 mesi a fare una passeggiata ai giardinetti. Esco dal portone e percorro il marciapiede zigzagando tra i vari ricordini dei cani. Primo marciapiede senza scivolo, secondo pure, al terzo, lo scivolo è occupato da un'auto in sosta. Arriva giustappunto il proprietario che fà spallucce  e dice,  "Non c'è posto!". 

Almeno si è scusato. Corrucciata proseguo la mia passeggiata che sta diventando sempre più la ricerca di un rifugio dalle auto: tra automobilisti inferociti dal traffico, smog ad altezza bambino e sali e scendi dai marciapiedi, non riesco neppure a rivolgere uno sguardo sereno al piccolo cui era dedicata la passeggiata. Finalmente raggiungo il giardinetto ma ancora mi separa dalla pace una grande strada trafficata. Cerco le strisce pedonali ma sono sbiadite e quindi inservibili. Fortuna che ancora un pò di galanteria non manca e un automobilista si ferma a farmi passare, ma devo stare attenta: ce n'è un altro che lo supera da sinistra. Arrivo al parco e dopo un gran sospiro mi giro intorno: il mio è l'unico passeggino nelle vicinanze. Sarà mica perchè la città non è a misura dei bambini? Per saperne di più leggete il www.lacittadeibambini.org  portale dedicato al tema. La collaborazione di tutti può trasformare le città in posti adatti a tutti i suoi abitanti.