E' stato chiesto ai consumatori di biologico se nel caso sia ammessa la contaminazione da OGM anche in percentuali minime, avrebbero continuato a consumare i prodotti Bio. Il 60% dei consumatori ha risposto di no. Ecco cosa la Coldiretti, ha rilevato dal sondaggio online promosso sul loro sito, in occasione dell'apertura del SANA. La preoccupazione deriva dall'applicazione del regolamento CE 834/2007 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici che abroga il regolamento (CEE) n. 2092/91 e che ammette la contaminazione con organismi geneticamente modificati (OGM) in percentuale dello 0,9 per cento senza indicazioni in etichetta a partire dal primo gennaio 2009. Cosa significa? Che da gennaio 2009, chiunque acquisti prodotti BIO, corre il rischio di ritrovarsi, senza saperlo, una percentuale dello 0,9 di contaminazione OGM. Il mondo del biologico rischia di perdere di credibilità, facendo collassare un settore che negli ultimi anni ha ricevuto un grande impulso -l'Italia è peraltro la prima produttrice di BIO in Europa-. Che questa sia la risposta europea alla volontà delle multinazionali che premono per introdurre gli OGM? Convincere i consumatori che gli OGM presi in piccole dosi non fanno male, può essere una strategia per introdurli progressivamente in maniera sempre più massiccia. Inoltre è impossibile fermare la contaminazione OGM. E questo, ancora una volta, a discapito delle persone. |