Ogni anno vengono versate in mare fino a 6 milioni di tonnellate di petrolio (quasi 3000 piscine olimpioniche!). Il petorlio proviene dalle navi che lo usano come combustibile o che lo trasportano, oppure viene riversato dalle fabbriche che sorgono vicino alla riva. Ecco un pratico esperimento da fare in classe per provare a comprendere cosa accade davvero quando bisogna ripulire una chiazza di petrolio in mare offerto dall'associazione SALVALATERRA...

1 Metti un paio di cucchiai d’olio nella tazza. Aggiungi la paprika o lo zafferano per dare colore e mescola bene. 2 Versa l’olio colorato nella bacinella. Ecco la chiazza di petrolio.

3 Lascia cadere una biglia, una piuma, un pezzo di carta e delle graffette nell’acqua.

Togli gli oggetti e osservali: descrivi su di un foglio le caratteristiche. Sono ricoperti da una pellicola d’olio, proprio come succede agli uccelli marini con il petrolio.

4 Prova a pulire la chiazza. Se ci fosse un incidente vero, delle navi di emergenza attrezzate si recherebbero subito sul posto per ripulire la chiazza o per asportarla il più possibile dalla superficie. Togli l’olio dalla superficie con una spatola. In caso di incidente vero si fa nello stesso modo: si dispone in acqua uno sbarramento di tronchi per contenere la chiazza, poi si togli il petrolio dalla superficie.