A distanza di circa sei mesi è emersa la fondatezza degli allarmi lanciati e destati violentemente in conseguenza a quanto accadde nella serata del 10 giugno 2009, alle ore 22.45. Un boato causato dal malfunzionamento dell’impianto ha allarmato i residenti del popolato quartiere di “Piscina dei Preti” preannunciando un pericolo silenzioso ed insidioso nella sua apparente inesistenza. Il giorno successivo l’imprevisto incidente (non erano già stati preallertati i Vigili del Fuoco ed il servizio di Emergenza Sanitaria 118), l’ing. Alberto Vaccarella, Responsabile tecnico dell’impianto Modugnese dichiarava «Siamo in una fase in cui l’impianto viene testato sezione per sezione e durante le prove si sono azionati i dispositivi di sicurezza, che hanno protetto l’impianto da una sovrappressione, immettendo del vapore in atmosfera. Questa la spiegazione del rumore e della nube bianca fuoriuscita». Puntualizziamo quanto taciuto dalla Sorgenia, e cioè che l’impianto a tutt’oggi è privo dell’A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale cioè del provvedimento che autorizza l'esercizio di un impianto imponendo misure tali da evitare oppure ridurre le emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo per conseguire un livello elevato di protezione dell’ambiente; l'autorizzazione integrata ambientale non sostituisce le disposizioni relative al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose) cosa ribadita da molte associazioni tra cui lo scrivente Comitato presentando le osservazioni in merito alla depositata documentazione relativa all’Impianto in trattazione. Nessuna delle Autorità competenti, nonostante un esposto inviato a tutte le Istituzioni ha avuto la capacità o volontà di riscontrare l’osservanza o meno delle prescrizioni contenute nel Decreto Autorizzativo rilasciato dal Ministero dello Sviluppo Economico n.55/09/2004. Si aggiunga che la ASL BA in una nota dell’11 giugno 2009 inviata alla Regione, Comune di Modugno ed all’ARPA Puglia (Agenzia Regionale per la Prevenzione e protezione Ambientale) evidenziava che l’impianto è privo di certificato di concessione edilizia. In aggiunta, circa un mese fa il Comune di Modugno diffidava la società Sorgenia dall’effettuare qualunque attività lavorativa per mancanza di certificato di agibilità. Sottolineando ancora che l’impianto è sito in zona già altamente inquinata e che non è stata intrapresa alcuna azione di risanamento dell’aria al fine di ridurre la gravità dell’alto livello d’inquinamento rilevato dall’ARPA, appare evidente la necessità di ricorrere con una denuncia alla Magistratura e quindi alla Commissione Europea perché verifichino l’effettività di quanto descritto, denuncia altresì finalizzata ad avviare un ricorso contro le Istituzioni che non hanno intrapreso le dovute azioni a tutela della Salute pubblica. COMITATO “PRO AMBIENTE” - Uno Notizie Puglia, Bari - Modugno - |