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Raccogliere acqua piovana PDF Stampa E-mail
Scritto da Ilaria D'Aprile   

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Proponiamo una serie di azioni semplici che possano garantirci un approvvigionamento di acqua per il nostro giardiano o per le piante del balcone, nell'ottica del risparmio idrico.

Lo facevano i nostri avi e sta tornando in auge, la pratica di lasciare dei contenitori vuoti sui tetti o sui balconi non coperti da tettoie perla raccolta dell'acqua piovana. Un gesto molto semplice e di grande utilità se si pensa a quanta acqua potrebbe essere raccolta dal cielo, senza che finisca dispersa nel terreno o contaminata nelle fogne delle città.

Se avete un tetto a disposizione, potreste collegare il recipiente al tetto con un sistema di canalizzazione. Esistono sul mercato diversi recipienti per soddisfare qualunque esigenza oppure potete costruirvene uno tutto vostro seguendo le istruzioni. In Puglia, i capasoni, le enormi anfore per la raccolta dell'olio e del vino possono sostituire quelle di plastica.

Se non avete un tetto a disposizione ma disponete di un balcone senza copertura, potreste utilizzare qalunque contenitore che trovate in casa. Sarà sempre buona norma, proteggere l'apertura con una retina a maglie fitte onde evitare la presenza di insetti e l'ingresso di foglie.

Qualora la presenza delle alge sia ecessiva, il consiglio è di svuotare il contenitore e raschiare la superficie vischiosa.

Giornata di pioggia, contemplate i vostri contenitori che si riempiono e leggete la splendida poesia di Coleridge, The ballad of the ancient mariner...

...water, water, everywhere!

Ultimo aggiornamento ( venerdì 19 marzo 2010 )
 
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