Nelle acque superficiali i pesticidi più rilevati sono: glyphosate, Ampa, metolaclor, cloridazon, oxadiazon, Mcpa, lenacil, azossistrobina, mentre in quelle sotterranee, con frequenze generalmente più basse, le sostanze presenti in quantità maggiore sono bentazone, 2,6-diclorobenzammide, carbendazim, imidacloprid, metolaclor, metalaxil. Nel rapporto si legge che"Si tratta, per la maggior parte, di residui di prodotti fitosanitari usati in agricoltura, solo in questo campo si utilizzano circa 350 sostanze diverse, ma anche di biocidi (pesticidi per uso non agricolo) impiegati in vari campi di attività”. Il Prof.Pietro Luciano preside della facoltà di Scienze Forestali di Sassari spiega che "“Il glyphosate per esempio, il principio attivo utilizzato dall’Anas per ripulire i bordi stradali dalle erbacce è sicuramente tossico per pesci, invertebrati e crostacei e moderatamente tossico per api e altri insetti, ma ricordiamoci che il moderatamente tossico può diventare tossico in base alla quantità di prodotto usato". E può entrare nella catena alimentare umana. Ecco un approfondimento dei prodotti chimici utilizzati in agricoltura |